Indice articoli

Oggi è accaduto un fatto, di cui, lì per lì, non sono riuscito a rendermi conto. Due uomini, all’improvviso, sono comparsi sull’aia di casa nostra, mentre nonno ed io stavamo ricucendo la recinzione dove i conigli si erano creati un varco. A nonno la libera uscita dei conigli non garbava molto per tante ragioni. Quelli erano vestiti di nero. E' stato nonno, per primo, a voltare le spalle, dopo aver sentito un rumore sospetto. Io stavo fuori; all’esterno della recinsione.  Il mio compito consisteva nel passare a nonno  il fil di ferro fra una canna e l’altra, per fissarle insieme, dopo averle  piantate in terra. Anche nonno si sorprese. Essendosi girato, ebbi più visuale verso quelli.  Uomini alti: addosso croci nere, pendagli e medaglie, distribuiti qua e là, anche accessori di pelle, sempre neri, campeggiavano un po’ ovunque sui loro indumenti.  Dopo essersi guardati intorno alla ricerca di qualcuno o di qualcosa, ci scorsero. O meglio, scorsero nonno. Io mi feci piccolo dall’altra parte dello steccato, appiattito in terra con in cuore che batteva a stantuffo. Mi avevano visto? Uno, quello più vicino al pozzo, lanciò una specie di bastone, sempre nero, che, ricadendo, esplose fra polvere e fuoco. L’altro, per non essere da meno, puntò in alto la canna del fucile ed esplose un colpo. Sotto il cielo sereno, limpido, dopo la giornata di ieri,  un po’ ventosa, si formarono due nuvolette sopra l’aia. Poi evaporarono in un alito di acredine. Mai prima avevo  visto sui tratti del viso di nonno dipingersi il terrore…